Se non è l’amore,
cos’è che ti giungeimmensamente caldo al tuo corpo,
Che ti penetra nei pensieri
ed offusca i tuoi sensi sino arenderli succubi dell’effimero alone che provoca
Se non è la guerra,
cos’è quello che passasinuosamente tra le voci chiassose,
Che ti cinge il cranio e
stringe le voci alla golafortemente ingabbiate nel nulla del significato
Se non è urlante,
e struggente nell’animo,cosa sarebbe degli occhi della gente,
Che l’amore ostenta
la caducità del momentoa fronte dell’eterno vivere che alimenta
Se non è silenziosa,
e tacita alla vista dell’orrore,cosa sarebbe degli occhi della gente,
Che potere avrebbe sull'inconscio
se non imprimere il timore
dell'assenza bruta del conscio e del conosciuto
Se amore e guerra,
inversamente proporzionali a sensigiocassero una volta una partita,
Che ci distruggessero l’animo
a volte impacciato dalla foga arditadello sprigionare furente dei sentimenti
Perderemmo in ogni caso associati
al fuoco incrociato dei due diversi e inversima li costringeremmo a fondersi ed annullarsi
nel rapporto magico della vita che esclude
la fusione ed alimenta la diversità che è origine
dell’assoluto.