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mercoledì 30 gennaio 2013

Museo della Grande Guerra


Il Museo della Grande Guerra   a cura di Rita Fabozzi

Scatolette per il rancio, munizioni, equipaggiamenti militari, vecchie ricette....vi starete domandando cosa ci si potrebbe fare di tutte questi oggetti ormai vecchi e risalenti alla prima guerra mondiale?! Ebbene c'è qualcuno, come il padre di Loris Lancedelli, che ha passato tutta la sua vita a raccogliere oggetti di questo tipo sperando poi di rivenderli. Gli oggetti però non furono venduti e da qui è nata in Loris l'idea di creare un qualcosa di unico, di eccezionale, una testimonianza preziosa e sotto certi aspetti molto gustosa oltre che storica. Stiamo parlando del Museo della Grande Guerra, situato nell'incantevole borgo di Forte Tre Sassi in Valparola, in provincia di Belluno che ospita, oltre alle munizioni e all'artiglieria risalente alla guerra del '15-'18, 100, esemplari di scatolette, dalla mitica ed eterna Simmenthal alla Cirio, dall'olio di Bertolli e Sasso fino addirittura al dessert, la frutta candida in mostarda. Simmenthal, salsa di pomodoro, dessert....insomma un museo che oltre ad essere bello e ricco di storia fa venire anche l'acquolina in bocca. Attenzione però: se vi trovate ad andare a visitarlo (potete trovare tutte le informazioni sul sito www.cortinamuseoguerra.it), vi consigliamo di non cedere alla fame e di non aprire nessuna scatoletta....non possiamo garantire sulla freschezza dei prodotti contenuti al loro interno....

domenica 27 gennaio 2013

Demi - chignon

Demi - chignon  a cura di Sara Tuccinardi


Ragazze, quante belle pettinature si vedono in giro ultimamente!?!?
Nelle pubblicità, nei spettacoli televisivi, ma anche nella vita quotidiana possiamo notare molti tipi di capelli, numerose pettinature e tantissimi modi di sistemarli.
Questo nuovo anno ci porta molteplici novità, su tagli, colori e nuove acconciature, tutte da scoprire!
Una splendida acconciatura, è senza dubbio lo chignon…lo conoscete? Lo trovate interessante?
La parola chignon è un termine francese, quest’ultimo viene realizzato raccogliendo i capelli sulla nuca creando una sorta di “nodo”.
Lo chignon, molto semplice da realizzare (anche in casa) oltre ad essere sempre attuale, è una valida soluzione come acconciatura per cerimonie, feste e occasioni particolari, ma non solo.
Solite ad utilizzarla sono le ballerine di danza classica, alle quali dona raffinatezza, eleganza e stabilità nonostante le numerose “piroette e gran jetè”.
Da Londra arriva l’ultimo chignon di tendenza, creato da un famosissimo parrucchiere, Richard Ward, ideato per la principessa Kate, riscuotendo molto successo per la sua particolarità: il mezzo chignon.
Questo demi-chignon, viene realizzato prendendo due ciocche laterali, abbastanza ampie, unirle al centro fissandole con delle forcine( le ciocche non  vanno tirate ma appoggiate delicatamente!). Infine, non resta che creare un morbido chignon ( nodo) e lasciare il resto di capelli sciolti naturali o lavorati. Per un tocco di personalità si possono aggiungere decorazioni a piacere…!
Ed ora cosa aspettate per cercare di realizzare questa splendida acconciatura, da personalizzare a vostro piacimento? Buon divertimento!!!

Il circo della politica visto da Noemi Nardone


mercoledì 16 gennaio 2013

Le nuove banconote da 5 € e l'anomala situazione italiana

Le nuove banconote da 5 € e l'anomala situazione italiana  economica dei primi giorni del 2013  a cura di Rita Fabozzi

Finito il 2012 e usciti sani e salvi dalla temutissima "fine del mondo" preannunciata dal calendario Maya si parte con un 2013 tutt'altro che promettente. Parlando di economia italiana, ci sono alcune novità, alcune positive e ahimè altre negative. Le positive saranno le agevolazioni per le famiglie e l'aumento delle pensioni, le negative purtroppo saranno l'aumento di moltissimi servizi in generale.

Ritrovate a Ciampino Statue del Mito di Niobe nella Villa di Messalla

Ritrovate a Ciampino Statue del Mito di Niobe nella Villa di Messalla  a cura della Redazione

Una scoperta, che ha quasi dell'incredibile,   avvenuta a Ciampino(RM), ha messo in luce la Villa del famoso e potente personaggio romano Messalla, mecenate del poeta Ovidio, con il ritrovamento eccezionale di un gruppo di statue, risalenti all'età augustea, che, pare, siano collegate al mito Niobe. 
Le sette statue ritrovate sono emerse nella "natatio" della Villa di Messalla, inserita in un più vasto spazio termale della stessa villa. La vasca della natatio, lunga oltre venti metri e mosaicata, ha consentito di conservare al suo interno sette statue e molti frammenti, che pare siano da ricondurre, secondo gli studi effettuati da parte del gruppo di archeologi della soprintendenza ai beni archeologici, sotto la direzione scientifica di Alessandro Betori, al mito di Niobe. 

domenica 13 gennaio 2013

Il desiderio di conoscenza dell’uomo

 Il desiderio di conoscenza dell’uomo a cura di Isabella Marrocco

Da sempre l’uomo si è chiesto quale fosse il senso del proprio "essere" e ha cercato di capire il mondo che lo circondava. L’uomo, da sempre è dotato di una particolare arma, infallibile: il desiderio di conoscenza.
Ci sono stati numerosi filosofi e artisti che hanno parlato e hanno analizzato questa curiosa propensione dell’uomo di conoscere che lo differisce dagli animali.
Per esempio Aristotele era certo che tutti gli uomini tendono, per loro natura, alla conoscenza, alla scoperta di un qualcosa di nuovo, prima di allora ignoto.
Inoltre Aristotele sosteneva che questo desiderio fosse alla base della filosofia.
Ma colui che espresse per la prima volta in assoluto lo stretto rapporto tra essere e conoscere fu Immanuel Kant, un filosofo ed uno dei più importanti esponenti dell'Illuminismo tedesco. Secondo quest’ultimo la natura umana è alla base della conoscenza. Allo stesso tempo, Kant, mise in risalto la tenacia dell’uomo nel volersi, il più delle volte, spingersi aldilà delle proprie possibilità, ed è proprio questo desiderio che è insito nel suo stesso intelletto.
Mentre per Cartesio la nostra attività di essere pensante è l’unica cosa che ci da la certezza della nostra esistenza, poiché si può dubitare di tutto ma non del dubbio stesso, quindi del pensiero. Infatti è proprio Cartesio a pronunciare la celeberrima frase <Penso dunque sono!>. Ma è con Dante che la figura di Ulisse diventa simbolo della ricerca del sapere, attitudine che Aristotele riteneva propria del’uomo, di quella smania cioè dio aprirsi sempre a nuove rotte spostando di continuo i traguardi del proprio viaggio verso mete sconosciute. Quello del conoscere, visto non solo da questi grandi filosofi ma anche e soprattutto da noi giovani, è un desiderio inappagabile e insopprimibile.

La Relaxina, l'ormone femminile prodigioso

Relaxina, l’ormone femminile che protegge il sistema cardio-circolatorio a cura di Isabella Marrocco 

Avete mai sentito parlare dell’ “Ormone di Dio”??
Ebbene si, esiste un particolare ormone, scientificamente chiamato “Relaxina”, che secondo varie ricerche sarebbe l’origine della maggiore longevità delle donne.
Le donne dunque dovrebbero, secondo questa ricerca, essere di gran lunga più longeve degli uomini e, ciò grazie alla presenza di Relaxina, presente nel sangue fino al periodo di menopausa. La Relaxina è un ormone naturale femminile che agisce proteggendo le arterie dalla formazione di placche con effetti davvero sorprendenti.
Viene prodotto nella donna dalle ovaie, dalla mammella e in gravidanza, ma è presente anche negli uomini, ed è prodotto dalla prostata. La Relaxina promette innovazioni epocali nella prevenzione e terapia delle malattie cardiovascolari, prima causa di morte e disabilità.
Numerose ricerche scientifiche, trial clinici, studi effettuati e vari tests attestano e dimostrano che terapie a base di Relaxina riducono drasticamente la mortalità, ma non solo, infatti attenua, tra l’altro, anche gravi danni ai reni.
Ma non è finita qui, infatti questo particolare ormone prodotto in gravidanza ha anche effetti rigeneranti sulla struttura cellulare delle micro arterie del nostro cervello.


L'alterna situazione dell'Italia: tra "guappo o gendarme" e il dire/fare tutto e il contrario di tutto


L'alterna situazione dell'Italia tra "guappo o gendarme" e il dire/fare tutto e il contrario di tutto   a cura di natale capodiferro

Si presenta di nuovo la gif con una piccola riflessione sulla tipica mentalità italiana.

Guappo o gendarme. E' purtroppo il tragico dualismo che si pone nell'ampia retrospettiva della storia politica-sociale italiana. Alla logica del "furbo" si contrappone, o sarebbe meglio dire si abbina/combina, simultaneamente, quella del "difensore civico" . E, sembra inconsciamente quasi autodeterminato nel nostro dna, e non è inverosimile pensare che quell'attitudine duale si rifletta in modo antropico e antropologicamente(con una scrollata di spalle) e, semanticamente(con una tipica frase celebre,"e che ne so io!") determinando uno stato conflittuale realmente evidente da essere, per alcuni aspetti,  inconcludente. Ma che in realtà è il vero stato di "doppio". Ecco allora che il tutto può divenire il nulla e viceversa. 

“Una seconda Monna Lisa?”

“Una seconda Monna Lisa?”  a cura di Isabella Marrocco

Ci sono delle opere che tutti noi conosciamo perché talmente famose e conosciute in tutto il mondo che non si possono non conoscere. Una di queste è il capolavoro sito al Louvre a Parigi, l’artefice di quest’opera è Leonardo. Avete capito di quale opera sto parlando? La Gioconda.  Ebbene si, ci sono sorprendenti novità che riguardano quest’opera leonardiana.
A quanto pare, in Svizzera, sarebbe stata ritrovata una versione antecedente della celeberrima opera. Si tratterebbe della prima versione, molto simile alla Gioconda che conosciamo, ma più giovane e sorridente della Monna Lisa di Leonardo, dal sorriso enigmatico.
Quest’opera è rimasta per ben 40 anni in un caveau svizzero, ora di proprietà di un particolare consorzio internazionale che lo acquistò nel 2003.
Secondo la “Mona Lisa Foundation” di Zurigo, l’opera antecedente che è stata rinvenuta in questo caveau svizzero, si tratterebbe di una versione di ben 10 anni antecedente la Gioconda del Louvre a Parigi. Una Gioconda di ben 10 anni più giovane delle Gioconda leonardiana?? Aspettiamo gli esperti e le analisi per la verifica che ci dirà la verità.

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