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domenica 24 marzo 2013

I rifiuti in acqua e dall'aria

I rifiuti in acqua e dall'aria   a cura di Raffaela Silvestri


L’essere umano, l’unica specie in grado di produrre giornalmente abnormi 
quantità di rifiuti che impropriamente invadono l’intero pianeta nessun luogo è escluso dato che anche le acque siano esse fiumi o oceani, sono vittime di questo spietato e incurante “serial killer” autolesionista che opera con lo 
stesso “modus operandi”: l’INDIFFERENZA. Purtroppo, l’uomo sta avvicinando sia la terra che se stesso a un’inarrestabile e irreversibile tragica fine ovvero la morte. Per evitare ciò farebbe meglio ad agire con tempestività e impiegare più denaro nello studio e nell’applicazione di nuove tecniche per lo smaltimento dei rifiuti, specialmente quelli non decomponibili con semplicità come: le fibre sintetiche, il polistirolo, i fanghi chimici, la plastica, i prodotti ospedalieri e i milioni di nurdles ( le microsfere utilizzate nella cosmesi per creare “creme di bellezza”). Tutti questi materiali non biodegradabili invadono violentemente l’80% degli ambienti marini. Questi ultimi hanno un’altra fonte di inquinamento impossibile da trascurare, le tanto amate navi da crociera che con il loro fascino e lussuria nascondono l’altra faccia della medaglia, infatti migliaia di esse transitano ogni anno nei mari, nei fiumi e negli oceani disperdendo nell’ambiente prodotti tossici causati dalla combustione dei carburanti. La maggior parte si cura esclusivamente della propria attività ignorando che molto probabilmente se non si agisce, “futuristicamente”, non ci sarà più spazio per il loro passaggio perché le acque saranno invase da nuove isole di spazzatura!...o forse l’uomo sta cercando di creare nuove mete turistiche attraverso gli “immondezzai” acquatici? 
PROBABILMENTE, durante una crociera ne ammireremo alcuni, come i già esistenti “Great Pacific Garbage Patch” nell’ Oceano Pacifico e l’ “Indian Ocean Garbage Patch” scoperto nel 2010 al centro dell’Oceano Indiano. Purtroppo nessun elemento è immune da questo “serial killer”, poiché recenti studi dimostrano che gli scarichi aerei con le loro emissioni di agenti atmosferici inquinanti come l’anidride solforosa e gli ossidi di azoto danneggiano l’ecosistema. Ritornando sulla terra ferma dove la situazione degenera ogni giorno sempre di più, divenendo così drammatica e aggressiva da aver assalito persino l’Everest, un tempo luogo inaccessibile e adesso preda dei turisti troppo spesso incivili, che contribuiscono alla “fusione” dei rifiuti con le pareti rocciose e siderose del monte, rovinando una delle più belle e importanti risorse naturali del mondo. Impossibile poi, non menzionare Irpinia, divenuta ormai, per antonomasia l’ “immondezzaio della Campania”, una terra molto importante per il Meridione dato che da qui sgorga il 35% delle acque del Sud Italia e interessa tre regioni: la Puglia, la Basilicata e la Campania. Sebbene siano intervenuti l’Europa e in particolare la Germania stanziando 500 milioni di Euro per favorire il rilancio del territorio nel tentativo di liberarlo dagli ammassi di rifiuti, non c’è stato verso, l’indifferenza e l’avidità degli uomini colpiscono ancora! 
Infatti, non è solo con i il denaro che si risolve il problema, tutti sono chiamati a salvare se stessi e l’ambiente apportando cambiamenti prima nelle mentalità, aumentando e rendendo più efficienti le campagne di sensibilizzazione focalizzando l’attenzione in particolar modo, sui bambini e sui giovani  e successivamente apportando miglioramenti nell’ecosistema perché…VOLERE È POTERE! 

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